La plastica che uccide gli elefanti

La fauna selvatica in India si confronta nell’epoca moderna con l’esplosione demografica della Nazione più popolata del nostro pianeta, superando la Cina con quasi 1 miliardo e mezzo di abitanti. Il mammifero più ingombrante non può che subire le conseguenze non solo dell’esplosione demografica ma anche dei suoi effetti collaterali, compresi inquinamento, discariche e antropizzazione invasiva sui suoi territori ori-ginari.

La conseguenza è di una riduzione della popolazione indiana dell’11% in soli 30 anni, mentre aumentano il con-flitto uomo – animale e il bracconaggio. Tra gli effetti le cui conseguenze si misureranno negli anni a venire c’è il tema della frequentazione delle discariche da parte di varie specie animali, elefanti compresi. Comportamenti che si traducono in un assorbimento di materie plastiche e nocive nel ci-clo alimentare dei pachidermi, che ormai producono e-scrementi stracolmi di materiali plastici. Secondo uno studio, questi rappresentano il 75% del totale degli escrementi antropici riscontrati, costituiti in particolare da sacchetti di plastica e imballaggi.

È pertanto auspicabile un urgente in-tervento sia normativo che pratico da parte delle autorità, al fine di ridurre le discariche a cielo aperto e promuovere una gestione dei rifiuti rispettosa dell’ecosistema, in una na-zione che contempla almeno 3 hotspot della biodiversità.

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